Attività Chirurgica

La mia attività chirurgica spazia dalla chirurgia laparoscopica all’utilizzo del laser in urologia, e nei casi opportuni, per quanto ormai rari nella nostra pratica clinica, alla chirurgia cosiddetta a cielo aperto, riservata perlopiù alla patologia Andrologica.

Laparoscopia,

Laparoscopia con singola incisione (LESS),

Tumore del rene,

Tumore della prostata,

Tumore della vescica,

Altri tipi di tumori genito-urinari,

Uro-ginecologia (incontinenza urinaria),

Endourologia e trattamento percutaneo dei calcoli urinari,

Chirurgia andrologica,

Laser in urologia


Trattamenti per via laparoscopica

• Tumori del surrene
• Tumori renali: Tumorectomia: asportazione solo del tumore con salvataggio del rene, o eventuale Nefrectomia radicale, che consiste invece nella asportazione radicale del rene, che è tecnica che uso solo nei pochi casi in cui la chirurgia conservativa è impossibile.
• Malformazioni della via secretrice (malattia del giunto Pielo -ureterale)
• Tumori vescicali (asportazione della vescica con ricostruzione della via urinaria)
• Tumori della prostata.
• Fistole urinarie
• Prolassi della vescica (cistocele) di grado elevato
• Asportazione di linfoghiandole metastatiche.
Tutti questi interventi vengono eseguiti utilizzando la tecnologia 3D e/o 4K, che consentono la migliore visione attualmente possibile del campo chirurgico, pareggiando e superando la tecnologia robotica.
Non solo, la chirurgia laparoscopica è eseguita grazie all’utilizzo della più moderna tecnologia come i bisturi ad ultrasuoni e/o radiofrequenza, che consentono oltre che un taglio preciso anche la contemporanea coagulazione dei tessuti, con conseguente emostasi e quindi minori perdite ematiche.
In quanto ai risultati attesi (e verificati dopo anni di lunga esperienza in questo campo), parlerò successivamente.

Trattamenti per via endoscopica

La nostra sala operatoria è anche fornita di tecnologia in grado di trattare le patologie con altre tecniche.
Per via endoscopica uso anche strumenti flessibili e laser, e tratto:

• Calcoli renali, dell’uretere e della vescica 
• Ipertrofia prostatica
• Tumori vescicali


A cielo aperto (con incisioni cutanee), opero soprattutto le patologie andrologiche come: 
• Raddrizzamento penieno, orchiectomia, fimosi, idrocele, varicocele…

Chirurgia laparoscopica o robotica?

Come riportato in tutte le linee guida delle maggiori Società Scientifiche Internazionali, come per esempio quelle dell’Associazione Urologi Americani (AUA e di quella degli Urologi Europei (EAU), NON c’è alcuna evidenza scientifica di una superiorità della chirurgia robotica rispetto alla Laparoscopia. 
• Chirurgia per tumore prostatico, entrambe le tecniche, se affidate alle mani di un chirurgo esperto, danno gli stessi risultati sia in termini di radicalità oncologica (guarigione), che di conservazione delle funzioni sessuali (potenza sessuale) e minzionali (continenza urinaria).
• Chirurgia dei tumori del rene: persiste ancora una superiorità della chirurgia laparoscopica rispetto a quella robotica, potendo essere utilizzabile sia per via intra peritoneale che per via extra peritoneale, dando quindi al chirurgo una maggiore flessibilità nella scelta della via di trattamento della patologia renale da trattare (tumori, malformazioni).
• Chirurgia dei tumori della vescica: le due tecniche si equivalgono, con una preferenza statistica a favore della robotica in termini riduzione dei tempi operatori in alcuni Centri ad alto volume.

Resezione prostatica (TURP) o Laser (Holmium – Thullium)?

La TURP resta l’intervento di riferimento, soprattutto nel caso di prostate più piccole (fino ai 70 grammi), mentre il trattamento con laser sarebbe preferibile nei pazienti con prostate più voluminose (> 70 grammi) e in quelli con problemi della coagulazione o anemici, considerata la ridotta perdita ematica che tale tecnica consente.
Da cui deriva la più completa precisione chirurgica, che perciò consente, per esempio il salvataggio dei fasci vasculo nervosi durante l’asportazione della prostata in caso di tumore, (quindi con maggiori probabilità di conservazione della sessualità nel post operatorio), o anche di rispettare i muscoli deputati alla continenza urinaria (sempre nel caso della stessa patologia), o di poter procedere alla ricostruzione della vescica nel caso del tumore vescicale ad alto grado di malignità, oltre a garantire di poter procedere con la maggiore sicurezza e precisione possibili in ogni fase chirurgica sia in caso di interventi radicali che in quelli in cui il rispetto degli organi in fase di ricostruzione è l’obiettivo primario.